Prestò servizio militare in cavalleria a Bologna fino allʼ8.9.1943.
Partecipò al primo tentativo di insediamento partigiano sullʼAppennino bolognese, a Poggiolforato (Lizzano in Belvedere) nellʼautunno 1943.
Arrestato in Lizzano in Belvedere, assieme ad altri del gruppo partigiano, fu tradotto in carcere a Bologna.
Il 3.1.1944 venne fucilato al Poligono di tiro di Bologna insieme con Adriano Brunelli e Lino Formili.
La notizia di queste prime condanne a morte e dellʼavvenuta fucilazione fu data dai tedeschi con un manifesto bilingue («Bekanntmachung - Avviso», del comandante militare della provincia di Bologna e Modena), annunciante cinque esecuzioni capitali (due delle quali relative a partigiani romagnoli, Marx Emiliani e Amerigo Donattini), affisso sui muri nella stessa giornata.
Riconosciuto partigiano nella brigata Stella rossa Lupo, dallʼ1.1.1943 al 3.1.1944.